LUCE E BENESSERE
Buone pratiche e come applicarle
Nuovi dati scientifici e tecnologie all’avanguardia offrono al lighting designer la possibilità di calibrare la progettazione illuminotecnica sui bisogni fisici degli individui in un’ottica di benessere.
La salute e il benessere sono il focus dei nuovi edifici e dei luoghi di lavoro. Si tratta di un nuovo modo di progettare, che pone le persone al centro dell’attenzione. Lo studio della giusta illuminazione rappresenta in tal senso una componente fondamentale della progettazione che oggi può avvalersi di nuovi dati scientifici e di tecnologie all’avanguardia per il raggiungimento del benessere negli ambienti interni. Numerosi studi dimostrano infatti che la luce non assolve soltanto alla funzione visiva, ma scandisce il ritmo biologico dell’uomo e influisce sulla sua percezione emotiva. Sul fronte delle tecnologie, l’affermazione della tecnologia Led come principale sorgente luminosa e l’integrazione di sistemi di controllo IoT, che combinando la tecnologia Bluetooth all’uso di sensori ambientali, danno concretezza al concetto di Human Centric Lighting. Nuove sfide dunque per il lighting designer che dovrà sempre più affiancare alle verifiche illuminotecniche e al rispetto delle normative una serie di “buone pratiche” che vanno dall’integrazione tra luce artificiale e luce naturale all’adozione di apparecchi in grado di fornire una luce personalizzata, sino ai sistemi intelligenti e digitali in grado di mutare attivamente in funzione delle esigenze pratiche e biologiche degli utilizzatori, con riflessi anche sull’efficienza energetica dell’impianto. Primo importante segnale di quest’evoluzione il nuovo approccio normativo sul tema della progettazione illuminotecnica a partire dalla revisione della norma EN 12464-1 “Illuminazione dei luoghi di lavoro in interni”, nella quale saranno inserite indicazioni per progettare il corretto funzionamento dell’impianto di illuminazione, in relazione al tipo di applicazione e agli aspetti non visivi che possono essere determinati dall’illuminazione ambientale. Allo stesso modo la recente norma UNI 11630 “Luce e illuminazione – Criteri per stesura del progetto illuminotecnico” non insiste più unicamente su valori numerici, considerati soltanto uno dei tanti aspetti che il progetto deve prendere in considerazione, per concentrarsi sugli aspetti legati alla conoscenza della luce e all’influenza della stessa sugli esseri umani. Va in questa direzione anche la certificazione WELL, che sposta il focus dalle prestazioni dell’edificio al benessere degli occupanti, dedicando un’intera sezione al tema della luce.
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